Mimmo Iacopino – Sottopittura

Mimmo Iacopino - Sottopittura 2017

Sottopittura – 2017

colori acrilici – nastrini di velluto – raso su tela

cm 30×30

Mimmo Iacopino nasce nel 1962 a Milano, dove vive e lavora.
Si forma nell’ambito della fotografia di still life (allievo di Studio Azzurro dal 1978 al 1985), sperimentazione che
percorre per 25 anni e determinerà anche la sua particolare direzione artistica. Dal 1986 si rivolge alla pittura,
dapprima con i mezzi tradizionali, poi utilizzando diversi materiali. Seguendo la lezione dadaista le sue opere
accolgono elementi compositivi insoliti, che decontestualizzati seguono regole matematiche di “ordinata follia”
come attentamente seppe leggere Maurizio Sciaccaluga in occasione della sua personale Cinquantasettegradi
nel 2004. Lo stesso principio agisce nelle opere create attraverso la manipolazione digitale di oggetti quotidiani,
fotografie ipnotiche ed enigmatiche dove ciascun elemento assolve la funzione di segno moltiplicato. Se l’importanza
dell’uso del colore nella sua ricerca è stato oggetto di diverse letture critiche in occasione di importanti collettive,
da L’Opera al Nero curata da Marisa Vescovo nel 2005 a Cromofobie, ordinata da Silvia Pegoraro nel 2009, il
principio compositivo utilizzato è stato oggetto di un’interessante lettura di Ivan Quaroni in occasione della collettiva
Patterns a Meda nel 2008. Frequente è stato il riconoscimento della notevole manualità di Iacopino, necessaria
per comporre, intrecciare e fissare sulla tela i diversi materiali. Così tra i premi e le menzioni recenti si ricordano il
premio Promocard, MiArt 2007; il diploma Biennial VII International Festival of Experimental Art, San Pietroburgo,
2008; la partecipazione come finalista al Combat Prize di Livorno, nel 2010. Presente nelle più importanti fiere d’arte
nazionali e internazionali (MiArt, Art First a Bologna, Artissima a Torino, ArtVerona, Artforum a Berlino, ArtAthina a
Atene, Swab Barcelona, International Contemporary Art Fair e A. Art Fair a Bruxelles, in Belgio), Iacopino ha esposto
in diverse sedi pubbliche e museali: il Centro d’Arte Contemporanea Castello di Rivara (To), la Mole Vanvitelliana
di Ancona, la GNAM di Roma, Palazzo delle Stelline e Palazzo Durini a Milano, il Museo d’Arte Contemporanea di
Minsk e varie altre sedi museali a Mosca e San Pietroburgo. Tra le ultime partecipazioni pubbliche ricordiamo Elogio
della levità nel 2014 a Villa Filippini a Besana Brianza e Corporate Art nel 2015 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di
Roma. Nel 2017 è in solo show a Bologna Artefiera con la Galleria Melesi. Dal 2002 alcune sue opere sono inserite nella
collezione Panza di Biumo.